giovedì 8 maggio 2008

Le fabbriche diventano centri commerciali 5 a


Barcellona, l’evoluzione continua 1.

La Sagrada Familia, l’imponente capolavoro tuttora incompiuto di Antoni Gaudì, simbolizza alla perfezione la realtà di Barcellona, città in costante evoluzione sociale ed urbanistica, vero e proprio laboratorio all’aperto di modernità e trasformazione.
I programmi di rinnovamento urbano promossi dall’amministrazione a partire dai primi anni ottanta hanno avuto culmine in occasione dei Giochi Olimpici del 1992 che hanno costituito il pretesto per una riqualificazione generale di tutta la città: a fianco ai servizi necessari per ospitare i Giochi, con il coordinamento di Oriol Bohigas, ha promosso un numero impressionante di interventi urbanistici, architettonici e infrastrutturali che hanno trasformato completamente la struttura urbana della città. I progetti rispecchiano teorie prodotte dall’evoluzione dei principi della vecchia Escuela de Barcellona che fanno capo a un modello di città metropolitana caratterizzato da una estrema funzionalità, da uno stretto rapporto con il territorio (in particolare con il mare), dalla integrazione sociale, dall’equilibrio fra la tradizione costruttiva e l’innovazione tecnologica.
Gli interventi per i Giochi Olimpici si concentrarono essenzialmente in quattro grandi aree urbane, collegate tra loro ed integrate agli altri quartieri della città attraverso un sistema infrastrutturale che va dalla passeggiata pedonale all’autostrada urbana. L’area dell’ Anillo Olimpico di Montjuic è concepita come un sistema di spazi aperti terrazzati che segue la morfologia del sito e sul quale si innestano edifici dalle forti connotazioni simboliche.
Tra le installazioni del complesso, che ridisegnano tutta la skyline urbana dando all’immagine di Barcellona una nuova ed inconfondibile identità, si distinguono il Palacio San Jordi di Arata Isozaki, lo Stadio Olimpico ( già costruito nel 1929 e ristrutturato da V. Gregotti ) e la Torre per le Telecomunicazioni di S. Calatrava La Villa Olimpica è stata l’area destinata ad ospitare le residenze per gli atleti. Ai blocchi residenziali ordinati secondo isolati semi-aperti sono contrapposti gli edifici per i servizi distribuiti sulla linea di costa. Tra questi, aree destinate a verde si alternano a passeggiate pedonali su vari livelli, piazze, ecc.






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