martedì 24 giugno 2008

Le fabbriche diventano centri commerciali: la trasformazione delle città industriali 5b



Barcellona, l’evoluzione continua 2.


Sul waterfront sorgono, attorno all’impianto del nuovo Porto Turistico, i due grattacieli della Torre MAPFRE e dell’Hotel Arts, il Centro Meteorologico e la Escuela de Vela. L’area della Vall d’Hebron si trova in una zona della città più esterna rispetto a quelle del Montjuic e della Villa Olimpica. Questo ha consentito ai progettisti di poter disporre di maggiore libertà nelle scelte progettuali e quindi nella sperimentazione di nuove soluzioni formali nonché nell’utilizzo di nuovi materiali. Durante gli anni ’90 Barcellona ha vissuto un periodo di relativa di “stasi”, di incubazione, caratterizzato da interventi all’interno della città consolidata, non legati ad una generale strategia di pianificazione. La mancanza di fondi successiva agli investimenti per i Giochi Olimpici ha determinato una notevole riduzione dell’intervento pubblico nel processo di sviluppo della città ma, nonostante tutto, gli anni ’90 sono stati teatro di alcuni importanti e discussi interventi. Il primo fra questi è il progetto per il Port Vell, ossia il recupero e la riqualificazione dell’area del vecchio porto. Tra le infrastrutture principali vi è la Rambla de Mar, un ponte pedonale che, in asse con le Ramblas del centro antico, collega il Moll de la Fusta con la piattaforma del vecchio molo portuale, sul quale sorgono i nuovi edifici del centro commerciale Maremagnum, il cinema tridimensionale Imax, l’Acquarium e il World Trade Center. Come appendice all’intervento del Port Vell, è stato riqualificato il waterfront del quartiere della Barceloneta sia dal lato che guarda il porto che verso l’interno. Tra gli interventi di nuova edificazione all’interno del centro antico vi sono il Museo de Arte Contemporaneo de Barcellona e il Centro de Cultura Contemporanea de Barcellona Il MACBA sorge all’interno di un’area vuota ottenuta dall’abbattimento di edifici fatiscenti del quartiere del Raval. Il CCCB, retrostante al MACBA, occupa un antico convento restaurato e integrato con la realizzazione di un nuovo edificio. Nell’ambito della ridefinizione dell’area attorno alla Plaza de Las Glorias Catalanas sorgono l’Auditorium Municipal (1988-1999) e il Teatro Nacional de Catalunya (1987-1997), due opere che rappresentano due approcci diversi e antitetici rispetto al tema della riqualificazione urbana. Il Museo Nacional de Arte de Catalunya di Gae Aulenti (1995) e il Caixa Forum di Arata Isozaki (2001) sono infine due esempi di riuso di edifici preesistenti: il primo ridisegna gli spazi interni del Palacio Nacional; il secondo è un Museo realizzato all’interno di un edificio tardo-modernista. Il Forum Universal de las Culturas del 2004 è stato per Barcellona l’occasione per un ulteriore impulso architettonico ed ha inaugurato un nuovo periodo di fervore culturale. A livello politico, si è passati da un modus operandi di stampo novecentista, fatto di interventi pubblici puntuali, ad un modello basato sulla definizione e sul potenziamento integrato di aree cosiddette di “nuova centralità urbana” che prefigura un città in cui convivono in un sorprendente equilibrio aspetti di città unitaria e di città dispersa, di centralità e di decentramento, di crescita urbana e di sostenibilità ambientale. Naturale prosecuzione dell’intervento del 1992 per i Giochi Olimpici, il progetto del Forum ha portato alla realizzazione di un grande piazzale pubblico connesso, attraverso diversi sistemi di rampe e terrazze belvedere, ad un parco litorale e ad un nuovo porto sportivo. Su questa matrice si innestano, come in un grande “collage”, edifici e attrezzature a diversa destinazione d’uso (specialistico, terziario, residenziale). Lo spazio d’accesso all’area del Forum, filtro fra la città e il fronte a mare, è costituito dalla Explanada, una grande piattaforma per le manifestazioni all’aperto. Inoltre sono stati edificati un nuovo waterfront che collega il Paseo Marittimo di Barcellona con quello della vicina città di Badalona, un porto turistico, un campus universitario, uno zoo marittimo, nuove spiagge, un quartiere residenziale di 1000 - 1500 appartamenti integrato ad attività terziarie e un Parco della Pace di oltre 3 ettari. Tra i numerosi edifici realizzati spiccano il Centro Congressi di Josep Llui Mateo ( Il più grande d'Europa con 15.000 posti ) e l’Edificio Forum che ospita attrezzature museali dedicate alle culture del mondo, all’arte e al design.