giovedì 29 novembre 2007

Meraviglie della natura 2



I LAGHI DELLA RIFT VALLEY

Marcello Bertinetti/Archivio White Star.

Sottoposto a un’evaporazione drastica, il livello delle acque del lago Natron variaa seconda delle stagioni, ma in generale non supera i 3 metri di profondità.

giovedì 22 novembre 2007

MERAVIGLIE DELLA NATURA

Yellowstone
Paesaggio lunare a Yellowstone.

(Foto: Olivier Grunewald)

Ho trovato questa foto e sono rimasto folgorato della sua bellezza ed ho voluto condividerla con il resto del mondo.

Le fabbriche diventano centri commerciali: la trasformazione delle città industriali 1

«Non dovremmo più avere periferie ma città. E’ la cosa più nobile che esiste, ma ha bisogno di uomini decisi». Sono le parole pronunciate da Renzo Piano in merito al suo nuovo progetto riguardante l’area Falck a Sesto San Giovanni, vicino Milano. Si tratta di un’ex area industriale di 1 milione e 300 mila metri quadri dove sorgevano le acciaierie Falck che diventerà una città con un parco di oltre un milione di metri quadri che si estenderà tra le rovine industriali.In territori già diffusamente e densamente edificati come quelli di molte città industriali europee le aree dismesse costituiscono un patrimonio di notevole interesse in quanto danno luogo ad una nuova risorsa di spazi, di vitale importanza, permettendo così di non utilizzare ulteriori aree libere e preservando, almeno in parte, zone agricole o boschive necessarie per l’economia e per l’ambiente. Il vantaggio più rilevante è dato dal fatto che le aree industriali dismesse sono in genere già servite dalle principali opere di urbanizzazione e sono spesso collocate in prossimità di impianti ferroviari o di tratte importanti della rete stradale che ne possono determinare una buona accessibilità, pertanto la restituzione di queste aree alla città può costituire un’occasione importante per il ridisegno del tessuto urbano locale. Si tratta in genere di aree periferiche, situate spesso sui confini comunali e comunque appartenenti a quella periferia così bisognosa di interventi di riqualificazione, di servizi e non ultimo di aree verdi. In relazione alle loro dimensioni e alla più o meno ampia accessibilità le ex aree industriali possono inoltre ospitare funzioni di particolare valore e interesse, anche di livello sovracomunale. La loro riqualificazione presenta tuttavia diverse problematiche di carattere ambientale, economico e normativo, che condizionano notevolmente l’attuazione degli interventi. In particolare, dal punto di vista ambientale, l’abbandono delle originarie aree industriali in favore di localizzazioni più accessibili non è stato sufficiente ad eliminare l’impatto negativo prodotto sull’ecosistema. In tutte le attività produttive cessate permangono infatti tracce di sostanze inquinanti di varia natura e pericolosità con conseguenti rischi di contaminazione di suolo, sottosuolo, acque di falda e di superficie. Per questo motivo è auspicabile che le aree industriali dismesse possano contribuire anche alla realizzazione di parchi urbani che, oltre a consentire la valorizzazione del paesaggio e la creazione di aree per lo svago, permettano di riequilibrare il rapporto uomo – ambiente migliorando così il microclima, l’equilibrio ossigeno – anidride carbonica, il contenimento del rumore.