giovedì 18 giugno 2009

Meraviglie del mondo



Cappadocia



Le città sotterranee scavate dai cristiani.

La più grande ragnatela al mondo

Quella che potete vedere nelle immagini sottostanti è probabilmente la più grande ragnatela al mondo mai scoperta prima d’ora, riesce a coprire ben 180 metri di alberi e cespugli.La scoperta è stata fatta dai dipendenti del parco Lake Tawakoni in Texas, non è ancora ben chiaro se a realizzarla è stato un solo ragno o una colonia di questi, nè tantomento la loro specie.Inizialmente la ragnatela era di colore bianco ma con il passare del tempo molte mosche e altri insetti volanti sono rimasti intrappolati donandole un colore più scuro.




Le fabbriche diventano centri commerciali: la trasformazione delle città industriali 8

Bradford e Glasgow
Glasgow - science centre
Un’altra città dove l’amministrazione comunale ha fatto interventi mirati alla rigenerazione urbana legati ai musei è Bradford, nello Yorkshire, Inghilterra settentrionale. Si tratta di una città industriale in declino, a causa della chiusura delle industrie tessili, con un’immagine legata all’inquinamento e alla disoccupazione, che ha risollevato in parte il proprio orgoglio civico attraverso l’apertura nel 1983 di un Museo del cinema, della fotografia e della televisione, in un vecchio teatro in disuso nel centro città. Anche in questo caso venne lanciato un quartiere dedicato al turismo culturale nelle vicinanze del nuovo museo, E’ importante notare come il museo, durante i primi cinque anni di vita, fu visitato da una media annuale di 600.000 visitatori: un bel risultato per una città che fino al 1983 era sostanzialmente del tutto esclusa dai circuiti turistici. La capitale scozzese Glasgow, è un altro caso in cui i musei hanno avuto un ruolo importante per la rigenerazione di una città che negli anni ‘70 aveva un’immagine legata soprattutto alla criminalità, alla violenza tra bande e alla crisi massiccia dell’industria locale, soprattutto dei cantieri navali e del porto. Nel 1983 venne aperta una nuova struttura museale, la Burrell Collection, in un edificio nuovo all’interno di un parco piuttosto periferico, e vennero lanciati sia il primo festival della città (“Mayfest”) che una campagna promozionale dal titolo “Glasgow’s miles better”. Questo programma di politica culturale è culminato, dopo vari anni di iniziative e interventi, con la nomina di Glasgow nel 1990 a “Città europea della cultura”, utilizzata dall’amministrazione comunale come strumento per il marketing urbano.

Bradford

Le fabbriche diventano centri commerciali: la trasformazione delle città industriali 7

La nuova immagine di Francoforte
La nuova immagine di Francoforte In Europa ci sono altri esempi di amministrazioni cittadine che hanno attuato strategie tese a stabilire collegamenti tra le politiche culturali e le strategie di marketing urbano. Uno dei casi più interessanti è Francoforte, importante centro per il commercio navale e aereo ma nota soprattutto per il suo ruolo finanziario (è sede della Banca Centrale Europea) e industriale. Unica in Europa, Francoforte si contraddistingue dal punto di vista architettonico per una pianificazione urbanistica verticale come dimostra il considerevole numero di grattacieli nel centro della città (i più conosciuti sono il Messeturm o torre della fiera, la torre della Commerzbank e il grattacielo della Dresdnerbank); La torre della Commerzbank, completata nel 1997, è alta 259 m (300 considerando anche l'antenna) e ospita 121 000 mq di uffici della banca. A differenza di molte città industriali, Francoforte non ha dunque attraversato una fase di crisi economica, ma negli anni settanta aveva problemi d’immagine dovuti a una cultura piuttosto provinciale e sottosviluppata legata alle sue banche e altre istituzioni finanziarie, ma anche ai sex shop, ai cinema a luci rosse e a problemi di ordine pubblico e terrorismo. Per cambiare questa situazione, durante gli anni ’80, l’amministrazione comunale ha orchestrato una strategia di rigenerazione urbana comprendente la creazione di un vero e proprio “quartiere dei musei” (composto inizialmente di 13 strutture, oggi diventate 17) e promuovendo Francoforte a livello nazionale e internazionale come il più importante centro museale in Germania. Hanno ottenuto un discreto successo, ma anche incontrato notevoli problemi, in parte derivanti dal fatto che la zona dei musei, che doveva essere anche un quartiere di artisti, è diventato eccessivamente costoso dal punto di vista degli affitti.